Investire nella tecnologia di domani per aver successo nel business

retailmarketresearch by Retailtrend.it ( 9 luglio 2019) – In occasione del primo International Growth Summit, organizzato da IRI in Europa,Andrew Appel, Presidente e CEO del gruppo, ha affrontato le tematiche relative a Big Data e Tecnologia, come strumenti strategici per la crescita futura delle organizzazioni commerciali che operano in un contesto competitivo ed in continua evoluzione, quale quello del Largo Consumo Confezionato.

Nel suo intervento, dal titolo “Il ruolo delle due AI: l’intelligenza artificiale e l’Intelligenza Attuale guideranno la crescita del Largo Consumo Confezionato”, ha evidenziato come, in un settore caratterizzato da una forte complessività in termini di personalizzazione dell’offerta e in cui i bisogni del consumatore e il contesto distributivo sono in continua evoluzione, sia di estrema importanza investire in Big Data, in intelligenza artificiale e in tecnologie di apprendimento automatico.

Secondo quanto esposto da Appel, le aziende avranno sempre un maggior bisogno di informazioni e tecnologia, due fattori complementari che permetteranno loro di avere un vantaggio competitivo, di essere sempre più veloci e migliorare la relazione con i clienti e ottimizzare il lavoro, attraverso processi più efficaci.

“In questo contesto – sottolinea il CEO del gruppo IRI – la personalizzazione e il crescente utilizzo di interfacce vocali porteranno non solo ad una rivoluzione del modo in cui i consumatori fanno acquisti, ma anche ad un cambiamento radicale del modo in cui i distributori e produttori utilizzeranno i dati e le informazioni per relazionarsi con i loro acquirenti”.

Per prepararsi a questa rivoluzione, gli operatori dovranno “abbracciare il cambiamento” e aumentare le loro conoscenze, rischiare, essere veloci e pronti ad automatizzare il processo decisionale.

Allo stesso tempo, i manager aziendali non dovranno più impiegare molto tempo per finalizzare i processi di analisi dei dati. L’intelligenza artificiale è ad un punto di svolta: ad oggi, meno del 50% delle aziende europee l’ha adottata, ma numerosi studi indicano che in alcune aree, come quelle relative alle previsioni della domanda e al ritorno degli investimenti media, questo strumento può raggiungere una crescita incrementale del 10%.

“Nel contesto evolutivo in cui ci troviamo – puntualizza ancora Appel nel corso del suo intervento odierno – le aziende del Largo Consumo Confezionato necessitano di informazioni dettagliate e precise che permettano loro di prendere decisioni in modo veloce”.

Andrew Appel considera questa trasformazione come un processo articolato in tre fasi: automated insights, augmented decision making e decision automation. Seguendo questa direzione, attraverso l’uso dei Big Data, dell’intelligenza artificiale e delle piattaforme di apprendimento automatico, il mondo delle ricerche di mercato cambierà passando da singole analisi di insights traducibili, in azioni sempre disponibili.

Se una maggiore automazione può generare incertezza, automatizzare semplici attività, come ad esempio l’individuazione delle opportunità relative all’assortimento, la valutazione dei prezzi e delle promozioni per prodotto, competitor, distributore o area, o ancora, l’analisi di diversi set di dati, tra cui quelli derivanti dai social media, dalle carte fedeltà o dal punto di vendita, diventa invece essenziale per stare al passo con la continua evoluzione dei consumatori e rendere possibile il cambiamento.